La Missione è partita con idee chiare, la strategia era precisa, ma poi tutto è cambiato: il Rwanda ha imposto le sue leggi e sconvolto i nostri piani
Siamo partiti, da buoni europei con la pancia piena, con progetti mirati allo sviluppo di attività che creassero le condizioni per l’auto-sostentamento delle famiglie e alla formazione di personale per l’educazione all’igiene e all’alimentazione
La realtà e le condizioni di vita, nelle zone periferiche del Paese, ci ha riportato immediatamente coi piedi per terra.
I Centri che abbiamo visitato sono pieni di bambini malnutriti, la gente soffre la miseria e la fame più nera.
Lungo le piste che abbiamo percorso, i bimbi volevano cibo, si precipitavano al nostro passaggio accogliendo avidamente il pane che offrivamo dalla macchina.
Perciò si è imposto un cambio di strategia: tutto è apparso secondario rispetto alla esigenza primaria di soddisfare la fame.
Sono stati selezionati 7 Centri Sanitari dove più alto era l’indice di malnutrizione infantile e in quei Centri abbiamo fatto i nostri investimenti.
Dove era possibile, per la vicinanza del mercato, abbiamo operato di persona negli acquisti di derrate alimentari; altrove abbiamo presenziato alla sua distribuzione alle famiglie radunate
Abbiamo acquistato la Sosoma (miscela di farina di soia, di sorgo e di mais) che costituisce spesso l’unico cibo della giornata. Abbiamo acquistato zucchero, riso, fagioli, olio (caro e irraggiungibile).
I sorrisi e le danze sono stati il ringraziamento più bello e commovente che potessero darci.
Siamo ritornati affaticati, commossi ma tanto, tanto orgogliosi per il lavoro fatto.
E’ poca cosa rispetto all’enormità del problema, una goccia , ma anche il mare è fatto di gocce !!
Murakoze Cyane Rwanda (Grazie !!) Ritorneremo !!!